Il tema dell’energia tocca la quotidianità di ognuno di noi. In un mondo interconnesso e toccato dalle conseguenze del riscaldamento climatico e delle urgenze ecologiche, anche gli artisti contribuiscono con le loro sensibilità creative e il loro sguardo critico a dare forma a questa urgenza e realtà. Ubicato in una regione di straordinaria bellezza, forte e fragile al contempo, anche il Centro Internazionale di Scultura contribuisce ad affrontare questo aspetto e dedica la sua programmazione estiva al tema dell'energia nelle sue diverse accezioni.
La mostra è stata inaugurata l'8 giugno 2024 ed è riaperta al pubblico il 25 maggio 2025 dalle ore 10.30.
Il Centro Internazionale di Scultura presenta tre artisti che affrontano il tema dell'energia in un senso più ampio e diversificato:
Flavio Paolucci, artista originario di Biasca, decano della scultura ticinese, conosciuto ben oltre i confini cantonali, espone tre opere, di cui due inedite. Le due opere di grande formato uniscono vetro e pietra in un insieme concettuale, da un lato tematizzano lo scioglimento dei ghiacciai, e dall’altro la contrapposizione tra l’energia minerale e l’energia naturale; mentre la terza opera di Paolucci, un uovo di marmo, perfettamente realizzato e protetto da un guscio di legno, evoca l'energia onnicomprensiva della vita.
Penelope Margaret Mackworth Praed, artista anglo-svizzera residente in Ticino dal 1977, completa il progetto presentando opere recenti, sculture-filigrane metalliche, basate su calcoli matematici e statistici, con le quali l’artista affronta e “misura” i fenomeni naturali che la circondano. Mackworth Praed ci offre una visione affascinante e unica del cosmo e dell'interconnessione dei fenomeni geologici e naturali. Anche Penelope Margaret Mackworth Praed ha realizzato un lavoro plastico nuovo per la mostra al CIS, che dialogherà con lo spazio ampio della sala.
Garda Alexander, artista di origine tedesca residente a Zurigo – per la prima volta in Ticino – espone alcuni Campi luminosi e oggetti luminosi, nei quali l’energia cromatica e l’energia luminescente si uniscono in grandi superfici costituite da stratificazioni di colore. L’artista inoltre ha concepito l’allestimento cromatico di una porzione dello spazio espositivo, secondo specifiche misurazioni energetiche. Le opere pittorico-installative di Garda Alexander rientrano nell’ambito dell’arte astratta, caratterizzata da vasti campi geometrici che creano “ambienti luminosi mentre luce e colore sono senza tempo” .
Curatrice
Gianna A. Mina
Foto
Mauro Zeni
Flavio Paolucci
Le ultime foglie, 2014
bronzo
Garda Alexander
Lichtobjekt Orange, 2017
Lichtobjekt Grau, 2017
acrilico su tela, plexiglas e tubo al neon
Energiehocker, 2024
marmo cristallina, foglia d’oro
Flavio Paolucci
I ghiacciai stanno scomparendo, 2023
Vetro, legno, sasso colorato
Garda Alexander
Energiefeld Bordeaux, 2014
pigmenti, vernice acrilica e sabbia su tela
Flavio Paolucci
Il raggio di sole, 2019
bronzo, ottone
Penelope Margaret Mackworth-Pread
Iridescence-Myriad I-Installation, 2024
acciaio, rete metallica, fili di seta e metallici, perle di vetro, vernice acrilica e fluorescente
Penelope Margaret Mackworth-Pread
Iridescence-Myriad I-Installation, 2024
acciaio, rete metallica, fili di seta e metallici, perle di vetro, vernice acrilica e fluorescente